Una piccola erta erbosa adibita a sfalcio nelle vicinanze del bosco a Coredo in Val di Non. Nel 2015 l'idea di piantare delle viti, in barba allo scetticismo di tutti, in un territorio tradizionalmente vocato alla coltivazione delle mele. Dopo un attenta valutazione e raccolta di informazioni presso la Fondazione Mach di San Michele all'Adige, la decisione di piantare un vitigno resistente: il Solaris. L'obiettivo di Stefano e Roberto è tornare a produrre vino di qualità in una zona che storicamente è stata una zona vitivinicola, ma che adesso è diventata quasi totalmente frutticola. Vino prodotto però in modo naturale: senza l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici, divenuti ormai quasi indispensabili nell'agricoltura attuale. Di qui la scelta del vitigno resistente, che conferma negli anni successivi il suo valore: solo qualche eccezionale trattamento con prodotti biologici in situazioni di particolare sofferenza.
La coltivazione, vista anche la piccola estensione dell'impianto, è totalmente manuale. Stefano e Roberto si occupano personalmente della potatura, del taglio dell'erba, della gestione della vigna durante la stagione primaverile ed estiva e, infine della vendemmia e della pressatura. Solo in cantina si fanno supportare dalla mano esperta di un enologo professionista.
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